Il progetto solista del barbuto cantante e chitarrista dei Tv On The Radio, Kyp Malone, ha finalmente preso forma, e che forma. Si chiama Rain Machine ed è paragonabile ad un dono che viene dal cielo come potrebbe essere una macchina della pioggia nel deserto. Rain Machine rivela l’altro lato dei Tv On The Radio, band fondamentale dello scenario rock degli anni Zero. Se ne sente l’influenza ovviamente, l’imprinting è simile, ma in questa sede Malone riesce a trovare lo spazio per dar sfogo alla parte più intima di sé, come nella toccante Love Won’t Save You, ballata di voce e chitarra acustica, essenziale e struggente.
Nell’album si incontrano molti generi diversi, il ritmo infatti cambia continuamente e crea uno spettro completo di suoni capaci di rispecchiare la varietà delle emozioni umane e della vita, reale e immaginata. Si parte con un intro tutto fischiatine e leggerezza e si passa immediatamente all’incalzante Give Blood che ricorda inevitabilmente Gone Daddy Gone dei Violent Femmes. Completano l’opera ballate come New Last Face, Smiling Black Faces e Driftwood Heart grazie alle quali si può apprezzare appieno la voce esagerata di Malone. Quel timbro graffiante e dolce allo stesso tempo, i falsetti ricorrenti e i profondi rantoli di cuore accompagnano arrangiamenti che sono figli della tradizione folk-rock americana, del bluegrass, ma che hanno anche profonde radici soul e wave.
Non è un disco di facile ascolto, necessita di molto tempo per essere interiorizzato, tanta è la sua densità. Senza dubbio il tempo premierà Rain Machine che è uno dei più bel album di questo 2009 ormai agli sgoccioli.
Voto: 29/30
Eleonora Zeta Zarroni