(Universal 2009)
La cantantessa è tornata! A tre anni dal precedente lavoro "Eva conto Eva" in cui le emozioni e i personaggi da lei cantati erano avvinghiati in una musicalità mediterranea, Carmen fa il bis con "Elettra".
Titolo emblematico che raccoglie in sé una specie di tributo al padre scomparso di recente, colui che iniziò alla musica una giovanissima Carmen incuriosita dalle prove che si svolgevano nel salotto a lei inaccessibile quando "arrivavano gli amici di papà". Di lui si racconta nel brano che apre l'album "Mandaci una cartolina" dove si tenta di esorcizzare la morte, vista come niente di più che una spiaggia dalla quale mandare notizie ai propri cari.
Testi pungenti come d'abitudine, attacchi al perbenismo, al pettegolezzo, alla famiglia come prima società già marcia, alla sua amata Sicilia e soprattutto al belpaese ("Viva l'Italia, il calcio, il testosterone, gli inciuci e le buttane"). Non solo..In un brindisi finale c' è spazio anche per l'amore, in tutti i suoi modi d'essere, quello materno quello carnale, il promiscuo, il fedele e quello spirituale ("ventunodieciduemilatrenta").
Musicalmente ci muoviamo su terreni già sondati dall' "Eccezione" in poi, suono acustico preferibilmente in forma di ballata, voce come strumento in primo piano a compiere gran parte del lavoro, con chitarre, basso e batteria a fare da sottofondo.
La violenza casalinga narrata in "Mio zio" emerge anche musicalmente con insistenti violini , confermandosi come l'episodio più riuscito.
Da segnalare "Marie ti amiamo" duetto con il conterraneo Franco Battiato, tra tradizione siciliana e araba, condito da un ammaliante ritornello in francese. Chiaramente non poteva mancare il pezzo in dialetto siciliano "A finestra" che narra, in ritmo incalzante, la triste esistenza di una "vedetta" di paese.
Carmen racconta drammi personali e storie comuni con un'eleganza unica, al di là di questo, "Elettra" non aggiunge niente di veramente nuovo al progetto portato avanti a partire dal lontano '96 , anzi ci viene tolto , speriamo non definitivamente, quel graffiare di fender dei tempi in cui Matilde odiava i gatti e lei, la cantantessa, del tradimento riusciva a sentirne addirittura l'odore!??!!
22/30
Fox
Titolo emblematico che raccoglie in sé una specie di tributo al padre scomparso di recente, colui che iniziò alla musica una giovanissima Carmen incuriosita dalle prove che si svolgevano nel salotto a lei inaccessibile quando "arrivavano gli amici di papà". Di lui si racconta nel brano che apre l'album "Mandaci una cartolina" dove si tenta di esorcizzare la morte, vista come niente di più che una spiaggia dalla quale mandare notizie ai propri cari.
Testi pungenti come d'abitudine, attacchi al perbenismo, al pettegolezzo, alla famiglia come prima società già marcia, alla sua amata Sicilia e soprattutto al belpaese ("Viva l'Italia, il calcio, il testosterone, gli inciuci e le buttane"). Non solo..In un brindisi finale c' è spazio anche per l'amore, in tutti i suoi modi d'essere, quello materno quello carnale, il promiscuo, il fedele e quello spirituale ("ventunodieciduemilatrenta").
Musicalmente ci muoviamo su terreni già sondati dall' "Eccezione" in poi, suono acustico preferibilmente in forma di ballata, voce come strumento in primo piano a compiere gran parte del lavoro, con chitarre, basso e batteria a fare da sottofondo.
La violenza casalinga narrata in "Mio zio" emerge anche musicalmente con insistenti violini , confermandosi come l'episodio più riuscito.
Da segnalare "Marie ti amiamo" duetto con il conterraneo Franco Battiato, tra tradizione siciliana e araba, condito da un ammaliante ritornello in francese. Chiaramente non poteva mancare il pezzo in dialetto siciliano "A finestra" che narra, in ritmo incalzante, la triste esistenza di una "vedetta" di paese.
Carmen racconta drammi personali e storie comuni con un'eleganza unica, al di là di questo, "Elettra" non aggiunge niente di veramente nuovo al progetto portato avanti a partire dal lontano '96 , anzi ci viene tolto , speriamo non definitivamente, quel graffiare di fender dei tempi in cui Matilde odiava i gatti e lei, la cantantessa, del tradimento riusciva a sentirne addirittura l'odore!??!!
22/30
Fox