Questo calderone di melodia , a tratti isterica, è firmato Constellations (Vic Chesnutt, Goodspeed You! Black Emperor, Do Make Say Think) e arriva direttamente dal Canada.
Non lasciamoci ingannare dal fatto che sia un'esordio, si tratta in realtà di musicisti già navigati, membri di diversi bands, diciamo che il fulcro del gruppo è costituito da un magico e inusuale duo: Alden Penner alla chitarra (ex.Unicorns) e Brendan Reed alla batteria (Arcade fire) e scusate se è poco.
Non hanno comunque bisogno di scimmiottare realtà oramai affermate, di idee ne hanno da vendere, senza un indirizzo preciso magari ( c'è del post-punk, pop della miglior qualità e si affacciano alternative folk), ma alla fine ce lo leggono in faccia che ci siamo stufati di etichette e contenitori di "genere" quindi...si mischia tutto!!
Partiamo con "Haarp" dal ritmo spensierato e folle che i Mercury Rev non avrebbero mai avuto il coraggio di pubblicare, poi si passa al pop nervoso di "Remember severed head" e quello incalzante di "Approch the throne".
Imponente la ballata "You have my eyes now" con un crescendo che esplode nella metà perfetta del pezzo che si conclude, da scuola lo-fi, morbidamente. La stessa cosa succede in "Crows" a dimostrare che il caos regna in questo disco soltanto in apparenza, ma, istintivo o programmato è un esordio da non perdere. Stravagante.
28\30
Fox
Non lasciamoci ingannare dal fatto che sia un'esordio, si tratta in realtà di musicisti già navigati, membri di diversi bands, diciamo che il fulcro del gruppo è costituito da un magico e inusuale duo: Alden Penner alla chitarra (ex.Unicorns) e Brendan Reed alla batteria (Arcade fire) e scusate se è poco.
Non hanno comunque bisogno di scimmiottare realtà oramai affermate, di idee ne hanno da vendere, senza un indirizzo preciso magari ( c'è del post-punk, pop della miglior qualità e si affacciano alternative folk), ma alla fine ce lo leggono in faccia che ci siamo stufati di etichette e contenitori di "genere" quindi...si mischia tutto!!
Partiamo con "Haarp" dal ritmo spensierato e folle che i Mercury Rev non avrebbero mai avuto il coraggio di pubblicare, poi si passa al pop nervoso di "Remember severed head" e quello incalzante di "Approch the throne".
Imponente la ballata "You have my eyes now" con un crescendo che esplode nella metà perfetta del pezzo che si conclude, da scuola lo-fi, morbidamente. La stessa cosa succede in "Crows" a dimostrare che il caos regna in questo disco soltanto in apparenza, ma, istintivo o programmato è un esordio da non perdere. Stravagante.
28\30
Fox