12 maggio 2010

Fun and interesting

THE CHAP live@DIMMI_EXPLOIT FESTIVAL
Roma, 11 maggio 2010

Se conosci i The Chap solo su disco, non sai cosa aspettarti dal vivo. Angosce, dubbi e rimorsi ti attanagliano mentre percorri la via che ti porta al Dimmi di Roma e al mini festival di Grinding Halt, Exploit. Le domande sono quelle tipiche che ti fai quando sul palco sta per esibirsi una band che ha molto a che fare con suoni sintetici e raffinati: "Ma con tutta st'elettronica che usano... saranno capace di suonare veri strumenti dal vivo? Riusciranno a trasmetterti almeno una minuscola parte delle atmosfere che caratterizzano Mega Breakfast (capolavoro, tra parentesi, del 2008)? E sopratutto: il live sarà godibile?"

Non l'avessi mai detto o pensato... I dubbi sono subito fugati dopo sole tre o quattro battute dall'inizio del Live quando viene fuori di che pasta sono fatti i quattro ragazzi londinesi!
Ti arriva una botta di suono che ti sconquassa e rimani interdetto a contemplare un amalgama e un impasto sonoro micidiale, di rara potenza e precisione. Reinventano il proprio stile così come lo conosciamo dai dischi, fatto di tanta elettronica e sperimentazione, per trasformarsi in una perfetta e potente macchina rock. Che siano canzoni d'approccio dance, istinto punk o sofisticate improvvisazioni avant-garde. Per non parlare dell'impatto fisico sul palco. Sculettano dando le spalle al pubblico, scendono a suonare in mezzo alla gente e cantano "We Work In Bars" con un finto sorriso stampato in faccia. Il ritornello killer di "Fun and Interesting" è resto ancora più "fun and interesting" dai cartelli sventolati dalla tastierista Berir Immig. Prendono in giro i cliché dell'indie rock, ma anche se stessi con balletti sgangherati e ammiccamenti da divi pop. Non c'e' solo del sano ed onesto cazzeggio, ma tanta bravura, tecnica ed energia ed il risultato finale è "super super" divertente e intelligente.

Il giorno dopo, però, rimangono le seguenti sensazioni, in ordine assolutamente casuale:

1. un pò di amarezza, perchè di concerti così se ne vedono davvero pochi
2. il fischio nelle orecchie

3. la consapevolezza che saltellare su un palco con dei pantaloncini color kaki oscenamente corti e suonando un violino (uno dei tanti siparietti del bassista Panos Ghikas) è cosa che solo in pochi possono fare.

Parola di tre grandi amanti di concertini: dal vivo 'sti Chap... fanno le fiamme!!

OfO, Puchos, Eleonora Zeta Zarroni